martedì 14 dicembre 2010

nascite e rinascite

Poco tempo fa ho scritto che avrei fatto una capriola e sarei rinato. Mi domandavo anche quale sarebbe stato il volto che avrebbe visto il mio sorriso. Sì, perchè il neonato, se nasce bene, ride anche se piange, garantisco io per questa apparentemente assurda affermazione.
Ed ora scrivo, e non sto scrivendo per qualcuno che magari mi legge, come ho fatto spesso, ma per un qualcuno che non so se mi leggerà perchè non so chi sia.
Sto in effetti rinascendo e, come tutte le nascite, è per separazione. Adesso, date le molte nascite fatte nella mia non brevissima vita, so che dovrò stare ancora più attento al volto che mi farà innamorare, sempre che lo trovi, perchè essendo una vera rinascita tutto il mio passato diventa solo memoria e non ricordo, e fra le due cose c'è un'enorme differenza. La memoria è auspicabilmente inconscia, mentre il ricordo è solo cosciente. Per cui potrò andare incontro a risonanze col mio passato ma non a ripetizioni, pena la perdita della mia nascita in un delirio psicotico. Quest'ultimo passaggio so che dovrei spiegarlo se scrivessi per qualcuno di preciso, ma siccome scrivo per chi ancora non c'è o non so chi sia, ma della cui esistenza ho una dolcissima speranza-certezza, allora me ne sbatto di spiegare e corro via dietro ai nuovi pensieri.
Ad ogni modo non è che non mi ricordo nulla del passato, me lo ricordo eccome, so bene quanti volti hanno scritto insieme a me la mia e la loro storia, so bene quali erano falsi e quali veri, quelli sani e quelli guasti, chi mi ha deluso e chi mi ha reso felice, chi si è avvizzito e chi si è sviluppato. Però niente mi lega più a quei volti se non una memoria inconscia, il ricordo cosciente non mi dice niente, nemmeno sulle più belle e clamorose scopate o sulle parole più intense e profonde, ricordarle non mi serve a nulla, sarebbe come un guardare senza "vedere".
E di fronte al nuovo volto sarò nuovo anche io, alla faccia dei miei anni sarò vergine, alla faccia del mio cinismo mi stupirò. Ma fintanto non troverà il suo volto la mia nascita resterà dormiente, quindi dovrà essere robusta per non cedere alla falsa salvezza dell'indifferenza, perchè dell'immagine femminile (dato che chi scrive è un uomo) avrà un'esigenza irrinunciabile per mettere in crisi e trasformare il proprio narcisismo che altrimenti diventerebbe patologico.
In fondo nelle nascite, come nelle vere storie d'amore, è sempre stato così.
Ed il desiderio, come nell'antica favola di Amore e Psiche, si legherà ad un'immagine che non deve essere stuprata dalla lucida coscienza, pena la perdita dell'oggetto d'amore. Ma di questo ho già scritto.

5 commenti:

Giulia ha detto...

Non far attendere la tua rinascita, l'amore potrebbe passare e non trovarti.

ruhevoll ha detto...

Sarebbe una vera sfiga, ma io mi sbrigo, stanne certa amica mia, anzi ho già la testa fuori.
Che nessuno usi il forcipe!!!!!!!!

cristimar ha detto...

E mi chiesi se un ricordo sia qualcosa che hai o qualcosa che hai perduto.

-- Woody Allen
:-)

cristimar ha detto...

Cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?

-- Woody Allen

ruhevoll ha detto...

Io faccio un distinguo fra ricordo e memoria, il primo è un fatto cosciente, la seconda un fatto inconscio. Posso perdere l'amore di una donna ma non il vissuto con lei, quello resta dentro e si trasforma nei modi più diversi...un Proteo insomma!
:-)