lunedì 31 gennaio 2011

Cazzeggio preistorico



Ho sempre pensato che il cazzeggio sia un'arte.
Fatta questa premessa posso farfugliare con i miei pensieri che si intrecciano agli occhi dell'altra, mentre le sue dita compongono distrattamente una sorta di origami con lo scottex ed io parlo, parlo, parlo. Poi lei mi dice che parlo troppo ed io, ubbidiente, smetto di parlare ma non smetto di guardare nè di vedere. Allora prendo la macchina fotografica e inquadro il risultato, o l'effetto, delle mie parole sulle dita dell'altra mentre mi stava ascoltando.
Il cazzeggio si fa divertente se immagino, o m'invento, che la sua recettività e creatività di donna hanno fatto comparire nell'ascolto una bestia stranissima, una cosa che mi fa pensare ad un animale preistorico. Presuntuosamente m'invento che il mio parlare ed il suo ascoltare stimolano memorie antichissime, primordiali, irrazionali, anche buffe, anche mostruose, anche curiose. Di fatto devo ammettere, o forse solo supporre, che è la capacità di ascoltare della donna a provocare il parlare dell'uomo, così come è il suo desiderio a stimolare il movimento dell'uomo verso il suo dolcissimo corpo. Se volessi applicare un principio democratico di par condicio dovrei dire che vale anche il contrario ma non so in che misura. La superiore capacità di intuitiva concretezza della donna è innegabile, così come è innegabile che quando l'uomo non parla fa, poi smette di fare e parla per dire ciò che ha fatto, ma la donna lo ha già intuito. E l'uomo si sente un po' spiazzato, se è un uomo stupido ed arrogante, nella sua pretesa di verbalizzazione per la conoscenza, mentre invece potrebbe divertirsi nell'accettare questa sublime differenza, cercando di rubare alla donna quel segreto che si cela nella fisiologia del suo ventre e che ha regalato a tutti gli esseri umani quella calma necessaria a capire ed amare le cose che facciamo, a capire e saper vivere i rapporti, ben prima della comparsa del linguaggio verbale.
Io adesso non ho parlato ma ho scritto, chissà se è la stessa cosa, non penso, e non solo perchè lei adesso non è qui, ma perchè anche se lei ci fosse sarebbe la solitudine insita nell'atto stesso dello scrivere a fare la differenza.
Mentre si cazzeggia e ci si sfotte s'imparano un sacco di cose.
E se non s'imparano ci si inventano, che è anche più divertente.

4 commenti:

Lara ha detto...

Direttamente o meno, hai creato un'opera d'arte :)
Comunque è vero che l'uomo è portato al fare, mentre la donna, forse apparentemente più pigra, ha una grande intuizione.
Ciao Ruhevoll, buona serata!
Lara

ruhevoll ha detto...

Se do ascolto alla mia poca esperienza devo dire che nemmeno apparentemente le donne sono più pigre, anzi, sono molto più pratiche e concrete, tant'è che nel post facevo una larvata autocritica sul mio parlare e concettualizzare rispetto ad una immediatezza quasi disarmante della donna. Alla lunga non mi interessa stare a disquisire su chi ha torto e chi ha ragione, mi interessa il rapporto e quello che ne scaturisce, perchè sono i rapporti che ci trasformano, in meglio o in peggio.
Grazie Lara, "l'opera d'arte" l'ho solo fotografata, il merito è dell'esecutrice distratta (ma per fortuna non ancora annoiata), della serata e della luce.
:-)

cristimar ha detto...

Hai provato a immaginare che l'animale preistorico potresti essere tu? :-D

ruhevoll ha detto...

Cristina, questa era troppo facile, considerami pure estinto!
:-))))