mercoledì 19 gennaio 2011

impossibile?



Sarebbe divertente indire un concorso letterario dal titolo La lettera d'amore impossibile. Vorrei tanto far parte della giuria e ridere a crepapelle se ci fossero dei concorrenti, verrebbero cestinati tutti, perchè non avrebbero capito il titolo.
Eppure è un fatto, penso, che molti o pochi di noi abbiano chissà quante volte tentato di scrivere quella lettera, anche solo mentalmente.
Sicuramente ci sarà qualcuno che la scrive a se stesso, il narcisismo e l'egoismo la fanno da padrone in questo campo.
Forse qualcuno, un po' più profondo e sinceramente innamorato, sarà rimasto con la penna sospesa in aria e lo sguardo perso sul bianco del foglio, bagnato in certi casi da qualche lacrima senza parola, che le lacrime non son buone come inchiostro.
Altri ancora avranno quella lettera scritta nello sguardo, sulla pelle, nel fondo di pensieri inesprimibili e la porteranno con sè per un tempo indeterminato.
Ci sarà chi se ne farà una colpa, pensando di essere incapace a comunicare un affetto così intenso e vitale. O chi vi rinuncerà in partenza, assistendo poi all'inesorabile e spietato germogliare delle rughe sul proprio volto, rughe che si piegheranno all'ingiù per la depressione.
Molti pontificheranno sull'amore, altrettanti li staranno ad ascoltare, ed altri ancora saranno colti dall'euforia di un amore cosmico pur di non dire a se stessi che non sono capaci di amare davvero nemmeno una persona.
Io conosco un tipo strano e assurdo che, fra un bicchiere e l'altro, mi ha detto che quella lettera si aspetta di leggerla, non di scriverla. Gli ho fatto notare che, essendo una lettera impossibile, non la riceverà mai.
Lui mi ha sorriso, ha preso una penna e su un tovagliolo ha scritto il nome di una donna.
Ecco la mia lettera d'amore impossibile, ha detto, se lei passerà di qui e lo leggerà capirà quanto la amo.
Ma è una probabilità oltremodo remota, gli ho fatto notare.
E lui mi ha risposto, sennò che lettera d'amore impossibile sarebbe?

9 commenti:

Mario D'Amelio ha detto...

una lettera no, un telegramma almeno sì..

Lara ha detto...

Nel campo della impossibilità entrano anche le lettere scritte e poi fatte a pezzi, o non lacerate ma mai spedite o cominciate ma lasciate...
Molto significativa la figura del tipo strano e della sua lettera d'amore impossibile, un nome su un tovagliolo di carta che certamente non verrà mai letto.
No sarà una lettera, ma è amore.
Ciao Ruhevoll!
Lara

ruhevoll ha detto...

Andreij, niente è più stridente con l'amore che un telegramma! Preferirei un piccione viaggiatore, un messaggio in una bottiglia, un incisione su un tronco, un tatuaggio nascosto, perfino un filo rosso intrecciato alle foglie di un biancospino carico di neve sarebbe da considerare una lettera d'amore, ma un telegramma no, ha quella certezza che non lascia scampo, quel linguaggio allucinante e, soprattutto, non ha con sè il profumo della mano che lo scrisse.

:-))))

ruhevoll ha detto...

@Lara, è vero, forse non sarà una lettera d'amore, ma per l'amore che intendo io le parole sono gabbie, recinti, vasetti, bicchieri, bottiglie, mentre l'immagine è sconfinata, indefinita, perennemente in cerca di definizione e, raramente, solo il volto, il corpo ed il movimento dell'amata riescono a contenerla e rappresentarla per un certo tempo. Per questo anche solo pronunciarne il nome è quasi un azzardo, potrebbe volar via al mattino come Eros dal letto di Psiche.
Ma io esagero ovviamente.

cristimar ha detto...

esagera... esagera...se no un ci si diverte!!:-)

gaz ha detto...

Sarebbe un concorso impossibile, è vero, ma sai che archivio di sogni...

Un caro saluto ;)

ruhevoll ha detto...

Ciao Gaz, è bello ritrovarti qui!
Un abbraccio.

Unknown ha detto...

Ruhe, potresti scriverci un romanzo: un GIALLO!
La storia di un amore che cerca parole di carta, ma la carta scompare: un mistero. Un ladro nello studio; una polverina magica che smacchia l'inchiostro; dita mozzate allo scrittore/ice; gas ipnotizzante sui lettori.
Tutti se ne dimenticarono e questo post scomparve nel nulla: le scie chimiche avevano portato nel vento le prove e lo scrigno della memoria.
Apparve RUBY.

E tutte le dame ed i cavalieri, non ebbero più ragione d'esistere.

ruhevoll ha detto...

Saam, io preferivo Ruby Tuesday!

:-)