venerdì 1 aprile 2011

memoria menefreghista

Mi defilai
col dolore nelle costole
in un silenzio incredulo.
Senza timore
che quel silenzio
celasse un'assenza,
un vuoto del cuore.
Fu invece nascita
che del silenzio fece
a mia insaputa 
una memoria d'amore.
Ostinata  la mente
o forse più la fantasia,
l'amata era sparita,
ed io trovai l'immagine,
ché adesso era la mia.


(non è mia la foto però, cazzo!)

Nessun commento: