martedì 27 settembre 2011

Terrazza Mascagni



La vitalità è una parola dai molti significati ma dall'immagine unica.
O forse dovrei dire il contraro.
Cazzo, il linguaggio, che casino, dovrei farmi assistere da De Saussure  e da Chomsky, ma anche da qualcun'altro.
Ho avuto una bella discussione con un'amica, donna intelligente e sensibile ma, soprattutto, piena di vitalità.
Cos'è la vitalità?
Non è prestanza fisica, è una sorta di curiosità libidico-affettiva che ci porta a relazionarci in cerca di nettare.
Cos'è il nettare?
Il nettare è il contenuto buono e umano delle parole, indipendentemente dal portato etnico-culturale, e quindi lo possiamo trovare anche al di là del linguaggio, talvolta basta la pelle, uno sguardo, un movimento.
La vitalità è indispensabile ma, pare, non sia sufficiente (a volte è un po' ciechina).
Occorre l'intelligenza.
Cos'è l'intelligenza?
Non è la capacità di fare velocemente i calcoli per fregare gli altri.
L'intelligenza è la capacità di immaginare ed intuire ciò che non è manifestamente visibile.
L'intelligenza, insieme alla vitalità, ci permette di intuire il nettare e di succhiarlo senza correre il rischio di avvelenarci.


Ruhevoll, ma che dici?
Mi annoio, passo le giornate a far visite in ospedale e vedo quanto, nei vecchi, ci sia un decadimento di vitalità più che di intelligenza. A mio padre, ad esempio, non gliene frega più niente di niente, però fa delle battute esilaranti sulle infermiere. Poi esco fuori e magari incontro dei giovanissimi pieni di vitalità ma che non capiscono un cazzo (però hanno il tempo dalla loro parte e potranno rifarsi). Chissà se per alcuni di loro la vitalità è solo una questione ormonale, mi auguro di no, altrimenti ingurgiterebbero di tutto ritrovandosi poi più scemi di prima, aggrappati a qualche icona identitaria per non cadere nel vuoto.
Ma che ti frega a te?
Mi serve per comprendere, forse è la mia vitalità a farsi queste domande e la mia scarsa intelligenza cerca di tenerle dietro, con magri risultati, e poi sto aspettando che torni la mia amica, potrò scrivere due o tre delle mie scemenze si o no?

2 commenti:

SuSter ha detto...

Quindi da quanto arguisco vitalità e intelligenza sono inversamente proporzionali tra loro e in relazione all'età anagrafica del loro detentore? Ci sarà un punto della vita in cui intelligenza e vitalità si trovino in perfetto equilibrio?

ruhevoll ha detto...

Suster, non è tutto così schematico, ognuno nasce con le sue possibilità e col suo DNA. La vitalità la si può aumentare o smantellare anche durante l'allattamento, dipende dai rapporti e dalla realtà interna delle persone. Ed anche l'intelligenza la si può aumentare, basta sapere a chi chiederla in prestito. Qualcuno la chiede a Giorgio Faletti, qualcun'altro a Saramago.
Ad ognuno la sua classe.