giovedì 6 ottobre 2011

Mi consola



Mi sconvolge, mi affascina, mi incanta, mi fa male, mi seduce, mi dilania. Tutto soltanto con delle parole scritte. Sto parlando de Il libro dell'inquietudine di Fernando Pessoa. Non ho mai trovato in tutta la mia vita di lettore nessuno che scrivesse come lui. Questo libro è da tempo accanto al mio letto, ne leggo poche pagine alla volta, perchè tanta è l'intensità delle sue parole, irripetibili se non alla lettera. Lo centellino come un liquore forte, ne faccio uso parsimonioso come fosse una droga pesante, mi rivolgo a lui quando lascio cadere un libro stupido o quando i "mi piace" di internet mi lasciano un'amara solitudine negli occhi, o ancora quando vedo che parlare di politica e di futuro nel mio paese è come parlare di sport.
Pessoa usò anche lo pseudonimo (sarebbe più corretto dire eteronimo) Alexandre Search, in quel cognome c'è il cardine di ogni movimento: la ricerca.  
Peccato non conoscere il portoghese. 

"Avanzo lentamente, defunto, e la mia visione non è più mia, non è niente: è quella dell'animale umano che ha ereditato senza volere la cultura greca, l'ordine romano, la morale cristiana e tutte le altre illusioni che formano la civiltà all'interno della quale io percepisco.
Dove saranno i vivi?" (F.Pessoa, il libro dell'inquietudine)

5 commenti:

Grazia ha detto...

Quello di Pessoa è uno dei libri che mi accompagnano e ogni tanto lo apro e nei leggo dei pezzi, a caso. Mi accorgo, però, che forse proprio caso non è perchè sempre mi danno delle risposte ed è come se leggessi le parole di cui,in quel momento, avevo bisogno.

Laura Raffaeli ha detto...

è il mio autore preferito da sempre, ma lui è qualcosa di più di un autore, leggi le sue poesie esoteriche se non lo hai ancora fatto.
quando rilessi le sue poesie, ed altro già letto con gli occhi, con la sintesi vocale mi resi conto che è l'unico autore che si può leggere in entrambi i modi senza distinzione di comprensione, almeno per me.
fantastico! lui e quell'oltre "dietro una curva.."

Zio Scriba ha detto...

Ecco una delle tante "superiorità" della scrittura, e degli scrittori degni d'esser definiti tali: poter CENTELLINARE!
Nell'epoca del folle rincoglionimento chiamato "multitasking", una goccia alla volta, una parola alla volta, senza permettere a nient'altro di romperci i coglioni!

Mia Euridice ha detto...

Dovrò leggerlo anche io. Prima o poi.

ruhevoll ha detto...

Quanto mi rende felice constatare che ho amici di blog estremamente sensibili e intelligenti, portano in sè un po' di Pessoa. Che sia una possibile chiave di lettura dei suoi molti eteronimi?
Grazie a tutti