sabato 18 febbraio 2012

La Pieve dei miracoli acustici (una piccola memoria)



La cosa andò così: nel 1994 degli amici architetti avevano realizzato un bel modello per un progetto nella piana di Castello al quale lavoravano dal 1992, si chiamava "Firenze: la nuova città". Decisero di farne un video (che purtroppo non è on-line) e mi chiesero di aiutarli con la musica dal momento che non volevano mettere commenti esplicativi. Io proposi alcuni musicisti fra i quali si poteva scegliere, ma loro pretendevano una musica originale. Il mio narcisismo era lusingato ma le gambe mi tremavano. I presupposti erano chiari, doveva essere una musica che riecheggiava l'isteria gotico-rinascimentale fiorentina (sorvolo sui motivi che ci condussero a questa definizione) fondendola con un'idea propositiva di superamento della frigidità in cui la città è rinchiusa fin da quei tempi.
Facile una sega!
Ma come ogni imbecille mi buttai dentro l'impresa senza pensarci troppo, tronfio di un'onnipotenza che in breve m'avrebbe sputtanato denunciando i miei enormi limiti.
Dopo aver inutilmente tentato di elaborare una variazione su un mottetto di Dufay (il celebre Nuper Rosarum Flores) tirai fuori dalla cassapanca dei ricordi un tema per oboe che, suonato da un violino, dava abbastanza l'idea dell'isterica intoccabile. Poi aggiunsi una viola, morbida e dialogante, ed un violoncello che mi garantisse un sostegno drammatico. Ecco fatto il trio, ora si trattava di registrarlo. Mi rivolsi ad un'amica violista e lei contattò due suoi amici, una violinista ed un violoncellista. Facemmo delle prove, delle quali non ero convinto, ma pensai che se avessero provato un po' di più ce l'avrebbero fatta e quindi fissai lo studio di registrazione, i tempi erano stretti. Andammo, registrammo, pagai (come un onesto cretino) i musicisti e lo studio di registrazione ed alla fine mi ritrovai con una porcheria inascoltabile. Mancavano tre giorni alla data fissata per il mixaggio col video ed io ero disperato.
La mattina seguente me ne andai alla scuola di musica di Fiesole, dove ancora fingevo di studiare composizione, mi sedetti sconsolato su un muretto del giardino e attesi il miracolo. Il miracolo arrivò dopo circa un quarto d'ora, aveva le fattezze di un bravo violista che avevo conosciuto da poco e che suonava nella giovanile. Si avvicinò per salutarmi ed io gli esposi il problema, lui dette uno sguardo alle partiture e disse che ne avrebbe parlato con due suoi colleghi, ma era sicuro che ce l'avrebbero fatta. Io però non potevo più spendere altri soldi per lo studio, e oltretutto ero deluso dall'utilizzo dei riverberi artificiali. Ed ecco il secondo miracolo: il violista aveva le chiavi di una pieve dell'XI sec. con un riverbero naturale da brividi. Ci andammo la sera successiva, io portai il mio DAT portatile e un ottimo microfono stereo. In un paio d'ore avevamo fatto il possibile, incidendo tre volte il brano e il giorno dopo feci un montaggio delle parti meglio riuscite. Non che fosse il massimo, intendiamoci, ma almeno era ascoltabile, perchè gli archi, se non hanno un'intonazione pressochè perfetta, attaccano lo stomaco e producono gastrite, oppure generano incubi e progetti suicidi o istigano alla devastazione degli strumenti e al linciaggio degli strumentisti.
Il video ha poi fatto il giro del mondo perchè fu inserito in una mostra itinerante sui progetti di una nuova architettura, quello che mi preoccupava era la ripetitività dell'ascolto, me ne accorsi a Barcellona, dal momento che veniva riprodotto in un monitor all'interno dell'installazione ed ogni mezz'ora ricominciava da capo insinuandosi in ogni angolo della mostra! Roba che alla quarta volta che lo riascolti sfasceresti il monitor, alla quinta uccideresti il compositore ed alla sesta anche l'usciere...
Ancora oggi, quando lo ascolto, lo stomaco soffre per certe sbavature e per lo scarso equilibrio sonoro, cose che si potevano ottenere solo con un adeguato numero di prove, con un bravo tecnico del suono e con un affiatamento che non furono possibili.
Quanto alla qualità della composizione non sta certo a me demolirla, ma il riverbero della pieve è impagabile e riveste di bellezza anche cose mediocri.


Trio del papiro  (cliccare per ascoltare, fa anche rima)





15 commenti:

Grazia ha detto...

Eccola la musica !. L'ho ascoltata al posto di Sanremo (anche qui in Belgio arriva Rai 1) e ti dirò che mi è piaciuta davvero molto. Grazie.E quanto all'isteria gotico-rinascimentale forse hai ragione...... e se lo dice una che ha studiato a Firenze e si è laureata su Brunelleschi....

giacy.nta ha detto...

Bellissimo! Complimenti.

Zio Scriba ha detto...

Che dolce nutrimento per questa domenica mattina... Grazie!

(Parlando di composizione mi hai anche fatto pensare, più che altro per vaga associazione di idee, perché nella sostanza c'entra poco, al protagonista del romanzo breve Amsterdam, di Ian McEwan)

Ciao!

ruhevoll ha detto...

Grazia, ascoltare Sanremo è masochismo, quindi sono contento di aver contribuito al tuo benessere mentale :-D
Quanto all'isteria gotico-rinascimentale tu che sei un'esperta dovresti dedicarci almeno un post, non credi? Penso a quelle allucinanti verticalizzazioni che paiono grida isteriche.

ruhevoll ha detto...

Giacynta, tu mi fai ingrassare dio bono!!!
:-*

ruhevoll ha detto...

Zio, non conosco quel romanzo, appena avrò finito L'Aleph di Borges lo vado a cercare, i tuoi suggerimenti sono sempre preziosi, grazie!

Zio Scriba ha detto...

Vabbè (o vabbuò) hai chiuso ai commenti sopra ma la bottigliata te la becchi qui: bello e profondo il tuo discorso, ma non far lo scherzo di sparire perché me ne avrei parecchio a male... non te lo do mica il permesso, sai? :D
E comunque, tornando ai discorsi seri, secondo me sottovaluti le seghe... :-))

Un abbraccio, caro amico, e che la notte ti porti consiglio (non dei ministri, per carità!)

ruhevoll ha detto...

Zio, mica ho intenzione di sparire, magari mi è venuto a noia il mio blogghino o, più che il blogghino, le scemenze che ci scrivo e quindi preferisco leggere i miei amici che non essere letto.
Ohi, che bottigliata!
Quanto alle seghe il discorso è semplice e complesso al tempo stesso, mica potremo essere sempre d'accordo su tutto no?
:)))
Un abbraccione!

Zio Scriba ha detto...

Ma noi vogliamo anche le tue "scemenze"... Naturalmente non può essere un obbligo, però... tienine conto! :)

Abbraccissimo!

giacy.nta ha detto...

ti lascio un saluto. Ci tengo a te, sai?

ruhevoll ha detto...

Giacynta, anche io ci tengo a te!

Un abbraccio forte

Unknown ha detto...

Allagata pure la mia di casa

sigh!

:-(


buona vita, cheri.

ruhevoll ha detto...

Davvero Saa? Ma allora c'è una maledizione!!!!
:-)))

amanda ha detto...

gli archi del trio papiro hanno parlato alla mia anima per niente gotica ma isterica e quella sentitamente ringrazia

ruhevoll ha detto...

Amanda, parlare ad un'anima isterica e poi essere addirittura ringraziato è un lusso che ancora non mi era stato concesso, quindi sono io che devo ringraziare sentitamente te!