mercoledì 28 marzo 2012

L'arte della memoria e la botta di culo



Chissà se ricopierò mai queste righe scritte a mano. Che effetto la calligrafia, che meraviglia trascurata e che piacevole sensazione sentir scorrere la penna sul foglio.
Sì, la bestia immonda s'è rotta, improvvisamente, senza alcun segnale premonitore o avvisaglia di sorta, il suo cuore, che sarebbe poetico chiamare così ma è un falso perchè si chiama hard disk e quell'hard la dice lunga sulla totale assenza di umana morbidezza, dunque dicevo s'è rotto, pare irrimediabilmente. Lo hanno dichiarato dei "medici" specialisti che ho consultato prima di tornarmene mesto a casa.
Ed allora, nel fancazzismo serale, ho preso carta e penna per provare gioie d'altri tempi. Le lettere ora fioriscono da un sottile filo d'inchiostro e prendono la forma della mia sgangherata  ma unica calligrafia. Avete mai pensato a quanta unicità ci toglie la tastiera per uniformarci tutti? Oh, dirà qualcuno, ma ci sono delle calligrafie illeggibili che almeno la tastiera rende comprensibili. Io risponderò che chi non fa il piccolo sforzo di rendere la propria calligrafia leggibile non merita d'esser letto, è una questione di rispetto per gli altri. Me compreso ovviamente, dal momento che mi sto rendendo conto di quanto sono arrugginito. Le n e le m mi vengono male, diventano quasi linee rette, perdendo la dolcezza delle loro curve.
Ad ogni modo l'arresto cardiaco della bestia immonda  mi ha fatto perdere codici, password, foto, musiche, racconti, indirizzi e via dicendo.
Ah, la memoria!
Disperazione?
Ma nemmeno per idea, quello che la mia memoria non riuscirà a tenere vorrà dire che non era importante. (Ovviamente faccio lo splendido ma mi girano i coglioni!!!).
Però un pensierino sulla memoria l'ho fatto poco fa mentre ero in giardino e osservavo la Luna crescente, Giove era già scomparso e Marte arrossiva all'inseguimento di Venere che brillava esageratamente. Orione era ancora là, ma senza il mio Dobson non posso vedere la sua splendida nebulosa. In compenso ho salutato e ringraziato Castore e Polluce per avermi riportato alla memoria (appunto) un vecchio nozionismo universitario che racconterò brevemente.
La leggenda fa risalire l'invenzione dell'arte della memoria a Simonide di Ceo (detto anche Simonide Melico), un poeta greco del VI-V sec. a.C. (se non vado errato), che fu invitato ad una festa per celebrare le doti del suo agiato e potente ospite (i ricconi facevano così per farsi pubblicità, mica avevano le tv e i giornali).
Quando Simonide ebbe finito di declamare il suo canto il padrone di casa gli pagò metà del pattuito, adducendo il pretesto che siccome metà del canto era stato dedicato a Castore e Polluce, la quota che mancava se la doveva far pagare da quei due. Simonide ci rimase male per questa bassezza, ma proprio in quel momento gli fu detto da un servo che due signori lo attendevano fuori e quindi uscì per incontrarli. I due signori erano Castore e Polluce e nel preciso istante in cui Simonide uscì, il tetto della casa crollò uccidendo tutti i commensali. I loro corpi erano così devastati che non li potevano riconoscere, ma Simonide ricordava mentalmente la posizione che occupavano durante il banchetto e così riuscì a identificarli tutti. Castore e Polluce gli avevano salvato la vita, un bel modo per pagare la loro quota!
Nacque così l'arte della memoria, detta anche mnemotecnica, usata da Cicerone come da Pico della Mirandola e perfino da Giordano Bruno.
Adesso ci sono i computers.


P.S. dopo che gli esperti avevano decretato la fine del mio vetusto portatile me ne sono tornato a casa un po' afflitto e, come ho detto, mi sono messo a scrivere a mano per passare il tempo ascoltando un po' di musica (la tv è ormai bandita da casa mia). Stamattina m'è venuta voglia di dare un ultimo sconsolato saluto al defunto, ho provato ad accenderlo per l'ultima volta e lui stava lì zitto, inerte, spento, muto, immobile come il giorno prima,  allora ho premuto f9 ed ho cambiato boot (non chiedetemi cosa cazzo sia, l'ho fatto a casaccio) selezionandone un altro, tanto, mi son detto, morto per morto non morirà certamente di più.
Magia, miracolo, resurrezione, chiamatelo Lazzaro o come volete, fate voi, ma eccolo qui vivo e vegeto che spernacchia ai tecnici ed agli esperti (dei miei coglioni!). E quindi la felicità mi ha costretto a ricopiare tutta questa pappardella!!!!

11 commenti:

Alea ha detto...

Ecco, io non so più scrivere con la penna. Mi viene dolore al dito medio e si fa il durone.
(la grafia è ora illeggibile, ma non è che lo faccia apposta, o per mancanza di rispetto. E'proprio mancanza di esercizio)
Però non è vero che "vorrà dire che non era importante".
Mi è capitato in un resettaggio, complice un backup andato a male, di perdere tutto.
Le foto, su ogni cosa.
Ormai sono tutte in digitale.
E i file del lavoro, la cui perdita l'ho sentita drammaticamente a distanza di mesi.
(e ora che hai recuperato, salva tutto su un hard disk esterno, nun se pò mai sapè)

Mia Euridice ha detto...

Queste macchine...
Chi l'ha detto che non hanno un cuore? O che non provino pena per un povero cristo che non si ricorda nemmeno come si tiene una penna in mano!

Grazia ha detto...

Procurati subito un hard disk esterno e, intanto, componi un inno per Castore e Polluce.Non si sa mai!

amanda ha detto...

i miei post sono per la maggior parte scritti con la penna su un piccolo quadernetto nero che tengo in borsa durante i tragitti fatti con i mezzi pubblici (ho la fobia della guida pur avendo la patente), certo quando li passo al computer limo, taglio, ricamo, incollo, ma vuoi mettere... possiedo ancora il callo della scrivana, e scrivo tondo con grande stupore dei miei pazienti :)

amanda ha detto...

PS salva finché puoi sai mai che non si tratti del canto del cigno

giacy.nta ha detto...

Mi bacchetteresti, allora, se vedessi la mia scrittura.

Parlando di Lui, ovvero il mostro che adesso sto adoperando per scriverti, devo dirti di aver provato anch'io sentimenti contrastanti quando alcuni mesi fa si è "inchiodato" come un mulo. Luddismo di ritorno?

p.s.
Grazie per il racconto. Mi piace tantissimo ascoltare i miti :)

ruhevoll ha detto...

@Alea, infatti ho scritto con autoironia che facevo lo splendido ma mi giravano le palle!!! Ora ho salvato tutto, un si sa mai...

@mia euridice, se non ci ricordiamo come tenere la penna è proprio grazie a queste macchine. A me è piaciuto scrivere un po' a mano, è tutta un'altra cosa, parlo proprio di immagine della linea, ognuno ha la sua.

@Grazia, l'hard disk ce l'avevo già, ma siccome sono una testa a ghianda mi dimentico di usarlo.

@Amanda, mi hai fatto fare un'immagine di te calma e concentrata nell'atto di dipingere i tuoi pensieri sul tuo quaderno, mentre intorno il mondo si affretta a perdere i pensieri in cambio di soldi.

@Giacynta, tu non hai visto la mia di calligrafia....

amanda ha detto...

amanda calma è come dire caos calmo :D un'ossimoro

ruhevoll ha detto...

Amanda, chi mi conosce sa che sono un cultore di ossimori. Si vede che ne ho trovato un altro.
:)

Zio Scriba ha detto...

Che meraviglia, scrivere.
Io adoro farlo sia con carta e penna, o pennarello, o matita, sia strimpellando su tastiere, specie se belle morbide ed ergonomiche, che ti danno la sensazione di suonare il piano...
Quanto alla memoria, anche se uso i computers per affidar loro migliaia di dati (e sempre con la paura di venire tradito: quanti salvataggi ci tocca fare per dormire, quasi, tranquilli? :D), continuerò a fidarmi solo della mia, e a non delegarla a nessuna stupida macchina... :)

ruhevoll ha detto...

Zio, secondo me tu sei capace di scrivere anche con i gomiti!
:-)