sabato 27 aprile 2013

Antidepressivi



Ce ne sono di vario tipo, alcuni sono estremamente tossici e li vendono in farmacia, altri invece fanno solamente ingrassare un pochino e sono reperibili nei luoghi più svariati e senza ricetta. Dei primi non m'interesso, mentre dei secondi potrei redigere una lunghissima e interminabile lista alla quale ognuno potrebbe aggiungere nuovi elementi poiché trattasi di argomento assai soggettivo. Gli alcolici potrebbero ampiamente rientrare nell'elenco, come pure le varianti non alimentari che possono andare dall'ascolto di una buona musica fino alla passeggiata nel bosco, dal massaggio shiatsu al volo col deltaplano.
Di solito, per facilità e velocità d'acquisizione, i dolci occupano i primi posti, ma sarebbe sbagliato relegare in coda le varianti salate e, a riprova di questo, suggerirei l'assaggio dei panini tartufati dell'odioso Procacci di via Tornabuoni (citati anche nella celebre canzone del Marasco “Teresina un ti ci porto più” in cui la sventurata disse, osservando il panino, che “l'è piccino!”)
Questo post, tralasciando ogni ulteriore sproloquio, è un omaggio a quel particolare dolce che, in mancanza di meglio, considero un piccolo antidepressivo: il Brigidino. Pare sia nato dall'errore di una suora nel preparare le ostie. Essendo la suora una Brigidina (da Santa Brigida di Svezia) fu d'obbligo chiamare quei dolci Brigidini. Da notare anche la coincidenza col Boccaccio, il quale ambientò una sua novella in un convento che, probabilmente, doveva essere di Brigidine. In quella novella l'astuto Masetto è un contadino che si finge sordomuto per impietosire le monache del convento, convincendole ad ospitarlo. Le monache poi non disdegneranno di “trastullarsi col mutolo”... che tanto non avrebbe potuto raccontare nulla. (Questa è la miglior cura antidepressiva: scopare e non dover spiegare niente a nessuno, nemmeno a se stessi!)
In mancanza di suore avvenenti (e chi ne ha mai viste?) pubblico questa foto inneggiante ai mitici Brigidini, troneggianti sulla poltrona e, soprattutto, perché mi piace interpretare fantasiosamente il nome della casa di produzione.

5 commenti:

amanda ha detto...

sì ma dentro che c'hanno, mica si può sorvolare così: ingredienti ed eccipienti come ogni antidepressivo che si rispetti

il deltaplano come antidepressivo: anche no grazie

Grazia ha detto...

I brigidini, i panini di Procacci, Riccardo Marasco e Teresina.. per una fiorentina di nascita e di cuore il tuo post è il migliore antidepressivo!

ruhevoll ha detto...

@Amanda, farina uova zucchero anice. Nessun eccipiente.
Del deltaplano se ne può fare a meno, perché... in certi soggetti aggiungerebbe l'ansia alla depressione.
:)))

@Grazia, quando passi di qui si va con la Teresina anche dal Vivoli... "a prendere un gelato, la gli disse l'è marmato la mi fece scomparir"
:) Un abbraccione

Zio Scriba ha detto...

eheh... le Brigidine, poi ribattezzate le Porcoline Vogliose... :-))))

i brigidini mi viene proprio voglia di assaggiarli... a quanto pare assai provvidenziale, quell'errore dell'ostia... :)

ruhevoll ha detto...

@ Zio, non ci son più nemmeno le suore di una volta...
:-))))