giovedì 12 settembre 2013

Ralph è meglio dell'Ammannati



Il chitarrista del post precedente era un illustre sconosciuto, quello in questa foto invece è un “grande” ma, anche lui, è sicuramente sconosciuto ai più.
Si chiama Ralph Towner , ha settantatré anni e martedì sera ha tenuto un bellissimo concerto nel cortile del Bargello a Firenze.
L'evento per me era di quelli memorabili, tant'è che avevo preso da tempo i biglietti nel timore che si potessero esaurire (illuso). Ma che sorpresa nel vedere che al massimo saremo stati sessanta o settanta persone ad ascoltare questo meraviglioso artista. D'accordo, lo so che la chitarra è una roba per appassionati e oltretutto la musica strumentale allontana gli amanti di canzonette o di motivetti orecchiabili.
Ma che peccato, che tristezza.
Metterò un link ad un suo bellissimo pezzo in cui suona insieme agli Oregon, gruppo da lui fondato nel 1970.
A onor del vero avevo registrato un picciol video della serata ma l'audio, purtroppo, non è proponibile.
Il contesto comunque era splendido e l'acustica ottima, Ralph aveva alle spalle una fontana dell'Ammannati, che non era certo un grande scultore (“Ammannato, Ammannato che bel pezzo di marmo t'hai sciupato” dissero i fiorentini di fronte a un'altra sua celebre fontana che è in piazza della Signoria).

Ad ogni modo, all'interno del cortile, che è assai più bello della fontana, anche questa fa il suo effettaccio. E poi la figura della donna che si stringe i seni per far sgorgare l'acqua, che qui non c'è, io la trovo quasi erotica.
Sarò mica un maniaco? Mi devo preoccupare?

martedì 10 settembre 2013

tenerezza



Ero al mare e la sera siamo andati in un buon posticino per mangiare dell'ottimo pesce. 
Mentre mi avvicinavo al locale ho sentito della musica provenire da una piazzetta lì vicino. Sono andato a dare una sbirciatina e mi sono commosso.


La Fender e gli amplificatori sono da sempre legati all'immagine delle giovani Band, quelle che da sempre cavalcano il dissenso, la ribellione, la dissacrazione, l'anticonformismo, l'angoscia o la gioia di vivere, anche se talvolta celano un narcisismo avido solo di successo e fama.
Questa foto sembra uno sberleffo a quegli stereotipi, sembra una dissonanza ironica e raffinata, o forse solo un monito tedioso e banale. Dipende dai punti di vista.
Fra non molto tempo somiglierò a questo chitarrista (per età intendo) ed ho pensato che le passioni, quelle vere, non sbiadiscono con gli anni. L'età e le ideologie sono solo un abito uggioso che sei costretto a indossare perché non ne hai un altro. Ma siccome sotto gli abiti tutti siamo nudi, allora penso che quella che chiamano anima dev'essere la parte non materiale del nostro corpo che sfugge alle offese del tempo e alla cecità del positivismo estetico.
Certo, la realtà materiale esiste, e un bel corpo giovane ha il suo indiscutibile valore. Però il corpo sottostà ineluttabilmente all'influenza del tempo e sarà bene, se vogliamo essere felici, comprendere che anche la musica ha a che fare col tempo ma, al contrario del corpo che ne subisce tutte le angherie, lei riesce a sfruttarlo, a modellarlo, a dilatarlo, danzandoci insieme.
Nessuno sarà mai felice se non scopre il vero segreto della musica...