Oggi è la festa dei lavoratori, oggi NON è la festa di un cretino. Festeggiare un cretino e far lavorare le persone durante la festa del lavoro significa una cosa: PULSIONE DI ANNULLAMENTO! Cosa è? NAZISMO!
Già: predi l'arbeit macht frei, uniscilo alla parabola dei Talenti presa alla lettera come fanno i ciellini (cioè nel senso di Moneta, di merdosa ricerca del profitto anziché nel senso di doti umane da far sbocciare) e avrai il mondo di oggi, un disgustoso mix di bestie da soma e pecore adoranti, e pochi Lupi Pastori che spadroneggiano indisturbati.
@Zio Scriba, sai? A me piaceva tanto una frase di Salvemini che suonava più o meno così: Se riuscirò a distruggere la fede nella chiesa cattolica romana anche in una sola persona non avrò vissuto invano.
oggi è la festa dei lavoratori ed c' è anche un avvenimento come quello della beatificazione ddi Karol e sono due avvenimenti a mio parere non incompatibili, tanto più che molti dei giovani da Piazza San Pietro poi si recavano al concerto rosso del Primo maggio senza problemi di fede o no. Non è nazismo è pluralismo, secondo me. La cosa veramente vergognosa è la divisione di festeggiamenti nel sindacato e i negozi apreti non solo a Roma per il Papa beato ma in tutta Italia. Ovviamente lo dico senza polemica e solo esprimendo il mio parere. Cordialmente
@Luce_ab, Mi dispiace ma non posso leggere la scelta del primo maggio come pluralismo. Però lo stato Vaticano è uno stato straniero e può fare quello che vuole, ma vorrei vedere come reagirebbe se venisse organizzata una celebrazione a livello nazionale-mondiale per l'inventore della pillola o a favore degli anticoncezionali nel giorno di Natale o durante la Pasqua. La scelta del primo maggio è stata intenzionale e a me le intenzioni della Chiesa cattolica romana non piacciono e non sono mai piaciute. Oltetutto santificano uno che stringeva la mano a Pinochet.
@Andreij, dietro il sorrisino ed il linguaggio ipocrita e manierato di ogni prete c'è la convinzione che negli esseri umani ci sia il Male, ragion per cui ogni loro azione finge di volere il bene ma celebra la malattia del loro pensiero.
8 commenti:
Concordo pienamente.
Ma occorre anche ricordare le lotte, proprio perché non se ne fanno più.
Ciao Ruhevoll,
Lara
Già: predi l'arbeit macht frei, uniscilo alla parabola dei Talenti presa alla lettera come fanno i ciellini (cioè nel senso di Moneta, di merdosa ricerca del profitto anziché nel senso di doti umane da far sbocciare) e avrai il mondo di oggi, un disgustoso mix di bestie da soma e pecore adoranti, e pochi Lupi Pastori che spadroneggiano indisturbati.
@Lara, hai ragione, c'è da lottare...e tanto.
@Zio Scriba, sai? A me piaceva tanto una frase di Salvemini che suonava più o meno così: Se riuscirò a distruggere la fede nella chiesa cattolica romana anche in una sola persona non avrò vissuto invano.
oggi è la festa dei lavoratori ed c' è anche un avvenimento come quello della beatificazione ddi Karol e sono due avvenimenti a mio parere non incompatibili, tanto più che molti dei giovani da Piazza San Pietro poi si recavano al concerto rosso del Primo maggio senza problemi di fede o no.
Non è nazismo è pluralismo, secondo me.
La cosa veramente vergognosa è la divisione di festeggiamenti nel sindacato e i negozi apreti non solo a Roma per il Papa beato ma in tutta Italia.
Ovviamente lo dico senza polemica e solo esprimendo il mio parere.
Cordialmente
uno schifo, un colpo basso degno della chiesa.
@Luce_ab, Mi dispiace ma non posso leggere la scelta del primo maggio come pluralismo. Però lo stato Vaticano è uno stato straniero e può fare quello che vuole, ma vorrei vedere come reagirebbe se venisse organizzata una celebrazione a livello nazionale-mondiale per l'inventore della pillola o a favore degli anticoncezionali nel giorno di Natale o durante la Pasqua. La scelta del primo maggio è stata intenzionale e a me le intenzioni della Chiesa cattolica romana non piacciono e non sono mai piaciute. Oltetutto santificano uno che stringeva la mano a Pinochet.
@Andreij, dietro il sorrisino ed il linguaggio ipocrita e manierato di ogni prete c'è la convinzione che negli esseri umani ci sia il Male, ragion per cui ogni loro azione finge di volere il bene ma celebra la malattia del loro pensiero.
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