mercoledì 14 dicembre 2011
A e B
Ero in via Borgo S.Lorenzo, un elicottero se ne stava sospeso sulla piazza dell''omonimo mercato, ancora non sapevo cosa fosse accaduto pochi minuti prima. Mi erano giunte solo voci di un duplice delitto in un'altra piazza lontano da lì, sembrava una roba di regolamento di conti fra spacciatori.
Non era affatto così.
Adesso assisto all'ennesimo teatrino di discussioni e distinguo fra razzismo e pazzia (qualcuno la chiama follia ma il termine non è corretto), come se dicendo che è stato il gesto di un pazzo si temesse di mitigarne la condanna o di assolvere implicitamente, separandola, la cultura che a quel gesto ha condotto. Mi dispiace, ma non è così. Anche se è difficile sostenere che tutti i razzisti sono pazzi, possiamo però dire che è la loro cultura ad essere pazza. Poi per fortuna sono solo pochi i pazzi conclamati che agiscono quel portato culturale.
La pazzia si genera dall'alterazione delle immagini interne, poi invade il pensiero rendendolo anaffettivo, ma quando passa all'azione diventa psicosi conclamata.
Uno può essere razzista e fermarsi sulla soglia della realizzazione dei suoi convincimenti, non è un granchè ma significa che gli resta ancora un barlume di rapporto con la realtà umana.
Quando perde quel rapporto, ossia quando l'immagine interna umana si disgrega, allora è la fine e i pensieri astratti e l'anaffettività dilagano facendo perdere il senso all'umano. Si entra nel delirio.
Curare un pazzo è un dovere medico, ma che senso ha curare senza debellare le cause della malattia?
Ed ecco la domanda gigantesca: Un vero psichiatra può esimersi dal fare politica? Può rimanere indifferente di fronte alla dissociazione dilagante nella cultura e nella società?
Me lo chiedo perchè è lo stesso principio che ci ha portati a bandire l'amianto e le sostanze ritenute pericolose per la salute fisica.
E per la salute mentale cosa dovremmo bandire?
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10 commenti:
E il bello (bello per modo di dire) è che dei poveracci uccisi si fa una gran fatica a sapere i Nomi, mentre si sa quello del pazzo disgraziato, uno che quando ho visto la faccia pensavo lavorasse in un macello suino e invece era "addirittura" uno scrittore fascistoide, anche se più che a uno scrittore mi ha fatto subito pensare a quei troll che vagano per il web insultando gay, comunisti, donne e stranieri.
Hai ragione Zio, per quello ho intitolato il post A e B!!!
Un vero psichiatra per forza fa politica, perché in quanto vero uomo, agirà sempre in maniera eticamente sana.
ma non lo so mica se son riuscita a spiegarmi... non so icché voglio dire, per intendersi :)
Ladoratrice tu lo sai eccome icchè tu' vo' dire!!!!
Pazzo chi ha ucciso a Firenze, pazzo chi ha ucciso a Oslo, pazzo chi ha ucciso a Liegi.È troppo facile liquidare con questa parola comportamenti che durismo fatica ad accettare e soprattutto a prevenire.Hai ragione, Ruhe.
Un abbraccio
pazzi coloro che hanno consentito per quasi vent'anni un partito come la lega al governo, con i suoi inneggiamenti al razzismo, al rogo per gli zingari, neri e terroni: non è pazzo chi distingue bene tra la gente chi deve uccidere, ciao laura
Non era pazzo. Aveva una visione malata di sé e del resto del mondo. Non so perché alcune persone arrivino a tanto e perché si carichino di tanto odio. Perché quello che è accaduto è solo una dimostrazione d'odio.
E' stata veramente una notizia brutta, bruttissima.
Ho letto qualche articolo di questo Casseri, autori classici, nomi altisonanti, ma dati in pasto a un cervello fradicio.
Vi ringrazio tutti sinceramente per la partecipazione, mi piacerebbe anche scrivere un post per esporre meglio il mio punto di vista su un argomento così importante e complesso, ma rischierei di essere oltremodo verboso... e già lo sono abbastanza!!! Però forse lo farò, se ne avrò la capacità, forse, ma forse.
@Blindsight, sono pienamente d'accordo sul considerare pazzo il pensiero leghista, meno sul considerare sano un comportamento solo perchè "lucido".
@mia_euridice, mi domando se una visione malata non faccia capo ad una malattia del pensiero, perchè in fondo la pazzia è malattia del pensiero, non malattia del corpo, altrimenti sarebbe cerebropatia.
@Andreij, anche i nazisti amavano Beethoven, ma chissà cosa ascoltavano in lui...
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