Fatta questa premessa posso raccontare le mie cazzate.
Il cazzeggio è sacrosanto, lo sostengo da tempo.
Ero in un momento di fancazzismo spinto, quello che più si confà alla mia indole, e ho acceso il registratore. Avrei potuto, con più costrutto, dedicarmi a letture illuminanti o all'ascolto di un quartetto di Shostakovich o alla contemplazione degli astri, ma era nuvoloso, Dimitri lo conservo per momenti più consoni e di leggere non avevo voglia, di cazzeggiare invece sì, eccome!
Era un bel po' di tempo che non registravo niente e non avevo la più pallida idea di cosa registrare. Ma le dita, a volte, vanno da sole e la voce canta a cazzo di cane (la mia non sa fare altro): ho composto l'inno al cazzeggio!
Dopo averlo registrato mi son chiesto che cavolo di ribongia avevo imbastito, mixandolo ho avuto non pochi problemi logistici, tutto si sovrapponeva. Ma il cazzeggio è sacrosanto e va rispettato come fosse una forma d'arte. Inoltre non prendersi sul serio rende liberi e leggeri.
Mi sono domandato perché mai a un certo punto avessi farfugliato un paio di versi di Kipling, venuti a galla chissà da dove. Poi mi sono ricordato che nei primi anni settanta avevo composto due canzoni con la sua celebre poesia "if". Una l'avevo composta per la compilation di un amico (e trent'anni dopo la riascoltai per caso dagli altoparlanti di una festa dell'Unità mentre provavano l'impianto, e che cazzo!), l'altra era la colonna sonora per un film su una mostra di sculture che Henry Moore fece al Forte Belvedere. Quest'ultima mi dette anche l'occasione e l'onore di conoscere personalmente il celebre scultore nella sua casa a Vittoria Apuana (ma l'avevo già scritto? Di sicuro sì, pazienza).
Bene, ma a parte gli aneddoti, mi son chiesto, che cazzo c'entra quella poesia in mezzo al bordello demenziale che ho registrato?
Cosa ha a che vedere col fancazzismo e con la mia cialtroneria?
Mi sono risposto che, evidentemente, l'ho usata come rappresentazione del superio in contrapposizione al casino che stavo facendo.
Oh Ruhe' va bene il cazzeggio, ma sproloquiarci sopra e metterci anche i risvolti psicologici è un po' eccessivo!!!
Boh, non saprei, però quella poesia, bella, ci mancherebbe, è così infarcita di nobili principi tesi alla realizzazione dell'uomo nella sua completezza, da apparire quasi come un monito (di un superio appunto) alle orecchie di un fancazzista. Quarant'anni fa ero un ragazzino e quei versi mi sembrarono uno splendido faro. Lo sono anche oggi (un faro i versi o io un ragazzino? Bah, le parole...), però mi permetto il lusso di dissacrarli, forse perché ambisco ad essere un po' burattino ribelle e trovo saggio prendermi in giro retrospettivamente da solo (ovviamente non oserei mai farlo con Kipling).
Sia chiaro, il pezzo è un guazzabuglio registrato in casa e senza attenzione, proprio come vuole il manuale del vero fancazzista, però va ascoltato con delle cuffie, perché gli altoparlanti dei computer di solito fanno schifo e siccome già fa schifo la registrazione...
Il video poi è solo un pretesto per caricare la musica, un'accozzaglia di foto.
8 commenti:
ma questo lo faccio diventare l'inno della mia vita!
La colonna sonora della mia esistenza!
uh, che meraviglia!
Mi unisco ad Alea:sarà la nostra colonna sonora!
ma in una domenica pomeriggio con l'estate morente cosa può esserci di meglio? :)
Alea, Grazia, Amanda:
che donne!!!
:***
Questo è un meraviglioso, Artistico, divertente, geniale Inno, altro che! :)
Zio, ringrazio commosso.
:)
Meraviglioso! Hai anche una voce bellissima. E poi, la chitarra... :)
sai che non conoscevo la poesia di Kipling? L'ho letta. Tutto molto sensato. Troppo sensato... W il fancazzismo:)
Giacynta, sulla voce lasciamo perdere, ma il fancazzismo mi riesce bene!
:)
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