Gli autunni mi diventano sempre più
antipatici, il metronomo delle stagioni è sempre più lento, e la
loro musica sempre più ripetitiva.
L'assurdo è che il tempo m'appare più
veloce.
Ed ecco che tornano a sorridermi l'uva fragola i funghi e le
noci, ma il mio cuore s'è nascosto da qualche parte, lui si nutre
d'altro.
Carpe diem, gli dico.
E allora lui accenna un sorriso, gentile, paziente.
Ma non lo è, io lo conosco.