venerdì 26 novembre 2010

Ad oriente

La Fortuna è un vento caldo che soffia dal deserto, ha l'alito profumato e mi porta granelli di sabbia iridescente, asciutta ormai di lacrime.
Mi porta la sincerità e la bellezza di un volto che non si deforma, un volto che dona se stesso per amore e non per essere ammirato.
Esiste e ciò mi basta, affinchè io possa continuare ad intrecciare la mia memoria con fili di seta e non con stoppa sfilacciata.
Ad oriente il cristianesimo non è giunto ad annullare completamente l'immagine femminile. Ad oriente il desiderio non si degrada in bramosia, ne sanno molto più loro che non Omero con Ulisse e Circe.
Chi introietta il corpo lo eliminerà come cibo digerito e le immagini non si salveranno certo usando l'astuzia.
Fortuna, sei passata troppo in fretta fra le mie dita, fuggendo via come l'oro rosso, ma è del tuo alito ch'è fatto il mio respiro. 

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