sabato 19 novembre 2011
'no due, 'no due...
Era la fine degli anni cinquanta, mi misero un grembiulino nero, un colletto bianco, un fiocco azzurro e mi lasciarono sulla porta della scuola elementare Giotto.
Che cazzo di scuola!
Non feci in tempo a capire cosa ci facevo che già mi avevano messo in riga insieme ad altri bambini (tutti maschi). Silenzio! In fila per due! Avanti marc 'no due, 'no due, passooo, pum, passooo, pum, 'no due, 'no due...
Lo giuro, avvenne proprio così.
La maestra era una rospa nevrastenica che portava in classe una canna di bambù per tirarcela sulle mani ad ogni nostra minima disattenzione.
Lo giuro, è vero anche questo.
Durante la ricreazione dovevamo rimanere fermi nei nostri banchi senza fare un cazzo tranne che mangiarci la colazione portata da casa, mentre durante l'ora di ginnastica, sempre stando fermi nei banchi, dovevamo passarci di mano in mano una palla, senza lanciarla sennò la maestra s'innervosiva.
Continuo a giurare che è vero.
Come se non bastasse, una volta il preside pensò bene di riunirci nel corridoio per farci un discorso di fronte al busto del "Milite ignoto" (orrenda quanto lugubre figura marmorea inserita in una nicchia laterale) tenendoci lì impalati sull'attenti per un'ora. Non capivo nemmeno il significato della parola ignoto.
Per quanto mediocri i miei genitori pensarono bene di togliermi da quella caserma. Gloria eterna a loro!!!
L'anno successivo scoprii che il mondo era meraviglioso. Nessun grembiulino, nessun colletto e men che meno fiocchi. Classe mista, con abbondanza di ragazzine che mi riempivano gli occhi ed il cuore. Dopo un mese avevo già due fidanzate, Elisa e Rossella, la monogamia poteva attendere. Quella scuola era una mosca bianca! Aveva un teatro, che mi vide nei panni di un sindaco e in quelli di un folletto uscito dalle storie dei fratelli Grimm. Ci davano ogni tipo di materiale per dipingere e scolpire, la palestra era piena di tutti gli attrezzi immaginabili e l'ora di ricreazione era un momento di baldoria libera e pazzesca nell'ampio giardino.
Ora, mi domando, per quale cazzo di motivo esistono delle differenze così abissali da farti credere nei mondi paralleli? In questo caso il problema non si pone, la differenza era data dalla violenza e dalla stupidità italiche ed alla trasmissione del pensiero (pensiero???) gentiliano, la cui riforma andò in soffitta solo nel 1962!!!
Sliding doors era il titolo di un filmetto con quella bonastra di Gwyneth Paltrow. Chissà come sarebbe andata la mia vita se mi avessero lasciato a marcire in quella caserma gentiliana.
Ovviamente scrivo queste piccole memorie non solo per vergognoso narcisismo, ma anche perchè la Gelmini è finalmente fuori dai coglioni, ma la sua riforma resta. Se ne occuperà il nuovo ministro o ci terremo questo schifo di riforma per i prossimi quarant'anni?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
9 commenti:
So che tu mi capirai...
"Dietro Ogni Blasfemo C'è Un Giardino Incantato"
http://www.youtube.com/watch?v=WBZ5FaOjuaQ
a proposito di mondi paralleli.
E la metafora dello Sliding Doors torna a ritorna appassionatamente nella mia vita: per ogni porta attraversata, per ogni valico di mondo, per ogni chiave e... un turbinio di 'vivere'. Ancora.
Pensa che io ho fatto le elementari in una pluriclasse, una di quelle che ancora esistevano agli inizi degli anni '60. Come si sia riusciti ad uscirne vivi (dalle elementari di una volta, intendo) è uno dei grandi misteri della (mia) vita.
Saa, certo che ti capisco!!!
Grazie del link.
Sliding doors è una metafora per vedere quanto della nostra vita dipende da noi, quanto dagli altri e quanto dalla sorte.
Un abbraccio forte forte.
Grazia, a raccontare delle elementari di una volta potremmo dire: abbiamo visto cose che voi umani...
:-)
Goditi l'Argentina, che mi fai un'invidia pazzesca!!!!
Chissà, magari per reazione da bastiancontrario saresti diventato ancora più ribelle e anticonformista, oppure avrebbero vinto loro e ti avrebbero reso fascista e bigotto. Chi può dirlo?
E comunque devi pensare a un attore maschio per interpretarti nelle tue Sliding doors, mica puoi farti impersonare da... Guainetta Poltronieri :-))))
Zio, Guainetta Poltronieri mi mancava, il mio elenco non è più aggiornato dai tempi del Cialtrone Onesto (Charlton Heston) e di Spezza Trenci (Spencer Tracy). Quanto alla scelta dell'attore per le mie sliding doors proporrei Bebo Storti, che sta portando in scena "suicidi?"
:-))
Ho letto il tuo post qualche giorno fa ma non ho commentato perchè "insegnando", tendo, una volta uscita da scuola, a pensare ad altro...
Sono tornata solo per dire ciao a quel bimbo irresistibile nella foto. :-)
@Giacy.nta
anche lui ti saluta, non può fare ciao con la manina perchè troppo impegnato a tenere il manubrio della vespa.
;-)
Io ero rimasto al Gregorio Pecco (Gregory Peck) di Totò, allora ho voluto dare un contributo personale non solo con Guainetta Poltronieri, ma anche con Ugo Grantola (Hugh Grant) [Grantola è un paesino di montagna dalle nostre parti] :-))
Posta un commento