venerdì 30 ottobre 2015

Un certo effetto


Affacciarmi qui dopo tanto tempo mi fa un certo effetto. Come fosse una casa abbandonata, divertimento prediletto di quand'ero ragazzino, i suoni hanno un riverbero affascinante. Ma qui non ci sono suoni, possiamo soltanto leggerli e immaginarli. Curioso no? E' come nei sogni, dove anche quando sentiamo una musica in realtà la sogniamo ed è solo un'immagine, non certo un suono reale.
E anche i miei amici di blog sono immagini, le immagini che ho di loro attraverso la lettura dei loro scritti.
Chi mi ha fatto scoprire l'importanza, la magia e i segreti nascosti nelle immagini avrà la mia sempiterna riconoscenza.
Il blogghino rappresenta un certo periodo della mia vita, e di quel periodo solo una piccola parte, è ovvio. E' un po' una maschera e, per citare Wilde, Ogni uomo mente, ma dategli una maschera e sarà sincero.
Sempre artisticamente ambiguo Oscar.
Il lato più pietoso è che questo blogghino somiglia anche a un diario. Ma è pubblico, o quasi. Un vero diario non può essere pubblico, perché  è la cosa più privata che possiamo avere. Per questo i diari, quando vengono pubblicati, possono suscitare sia un voyerismo penoso, sia l'emozione di un incontro.
Oggi sono la noia e un po' di solitudine a riportarmi qui. Ma queste due antipatiche, la Noia e la Solitudine, rimangono spesso incinta, di chi non saprei ma ora non importa, il fatto è che  talvolta partoriscono all'istante. Che cosa? Non lo so, forse un'idea, forse una ricerca. Sì, gli esseri umani sono ricercatori, altrimenti sono sassi da spostare.


7 commenti:

amanda ha detto...

si attendono 'sti figli illegittimi :)

Rosa Bruno ha detto...

E tu non sei di certo un 'sasso da spostare'... ciao ricercatore, bello ri-leggerti :)

ruhevoll ha detto...

Ciao amanda, ciao Rosa, è bello che esistete!
P.S. se lo scivo con la maiuscola mi dà l'illusione acustica di un nome dell'antica grecia: Esìstete, cazzo che dea meravigliosa. Ma se fosse un nome maschile? Io non so niente di greco, e me ne duole...

Mia Euridice ha detto...

Hai intenzione di sparire per un altro anno oppure stai tornando all'antico?

ruhevoll ha detto...

Mia Euridice, non ne ho la più pallida idea.

amanda ha detto...

Esìstete era la dea dei cinque sensi, nulla era definito senza di lei, i cinque sensi lavoravano notte e giorno affinché lei potesse regnare: Olfatto raccoglieva aromi e profumi ovunque per intrecciarli ai capelli della dea e farne corona, ma quando quella gli metteva troppa fretta, lui per dispetto raccoglieva lezzi. Tatto le cercava pelli sode e morbide da accarezzare e muscoli tesi per il suo diletto. Udito le portava il canto delle sirene, il suono dolce della risacca per conciliare il suo sonno, la melodia del canto degli uccelli, la musica di ogni strumento musicale conosciuto sulla terra, a volte si divertiva a spaventarla con il rombo di un tuono. Vista dipingeva albe e tramonti di arancio e rosso, li sfumava al viola, disegnava archi colorati nel cielo dopo la tempesta tra la luce del sole e la coltre nera delle nuvole, e di notte le accendeva le stelle, forniva livree ai manti degli animali e ogni sfumatura di verde ai boschi. Gusto faceva ogni giorno la spesa al mercato scegliendo i frutti più succosi, le carni più tenere, la verdura più fresca, la rendeva ebbra di idromele

ruhevoll ha detto...

Amanda, ganzissima questa Dea!!!
Grazie! Un abbraccio forte.