lunedì 29 novembre 2010

Vene al vento





Una pioggia grigia, incessante, senza l'impeto della tempesta ma di quella assai più nefasta, penetra nei pensieri, s'insinua in ogni anfratto, cola per ogni dove e gronda senza lasciar riparo.
Ma basta che io guardi nei tuoi occhi per aprire il cielo plumbeo nel mio petto.
Basta che io ascolti la tua voce per dileguare con una terza piccarda la malinconia del cuore.
Ed il tuo corpo è il più bello dei mari in cui navigare, perchè Zefiro gonfia le nostre vene di un canto sublime quando ci amiamo.

Nessun commento: